L’aumento del fatturato e del livello di servizio alla clientela, cioè la capacità di evitare rotture di stock pur aumentando l’assortimento ma senza aumentare la superficie del magazzino, è stato possibile con ordini automatici molto frequenti (settimanali) a quasi 200 fornitori diversi sfruttando i tradizionali criteri di scorta minima e lotto di riordino, ma anche le previsioni di vendita. Questo ha aumentato la rotazione di magazzino con due effetti sinergici. Lo spazio del magazzino non è occupato in parte da prodotti destinati alla rottamazione come spesso accade in questo settore, ma disponibile all’ampliamento dell’assortimento e del fatturato senza dover affittare nuovi locali che sarebbero stati, oltre che costosi, anche poco efficienti perché distanti dal banco di vendita.

Per fare un esempio, con un fatturato 1 m€, passare con la rotazione a valore da 2 a 3 volte l’anno, significa alleggerire il magazzino da 500 K€ a 333 K€ e quindi liberare quasi 170 K€ per altre attività. Se gli scaffali di magazzino occupassero 100 mq, l’aumento di rotazione significa liberare oltre 30 mq per ampliare l’assortimento oppure adibirli all’esposizione di prodotti finiti a libero servizio.